Segnabattiti

giovedì 19 aprile 2012

Una fantastica chiacchierata con i candidati per la poltrona di sindaco di Santeramo


Confronto del 18/04 tra i quattro candidati sindaco di Santeramo

Ieri si è tenuto presso il teatro Saltimbanco di Santeramo in colle un dibattito che ha visto salire sul palco i quattro candidati sindaco di Santeramo (ribattezzati i quattro cavalieri dell'apocalisse). Tutti si chiederanno ma perchè quattro, non sono cinque? Fascismo e Libertà non ha potuto partecipare al banchetto di oratoria, davvero un gran peccato.

I quattro uomini che aspirano ad amministrare il nostro paese tutti insieme, uno di fianco all'altro, potevano sentire i rispettivi aliti, il rumore dei rispettivi respiri e via discorrendo. Questo evento megagalattico è stato ospitato da questo bel teatro che non avevo ancora inaugurato. Il tutto con un moderatore d'eccezione, direttamente da Cassano delle Murge (non si era capito? chi era presenta capirà la parentesi) che fisicamente risultava essere un incrocio tra Enrico Letta, Gianni Balzarini e Pamela Prati; in realtà il suo nome è Pasquale Bonasora, sempre molto lucido (ahahaha) per tutto il corso della serata.

L'arguto punto di partenza iniziale era basato su un espediente che riguardava quattro parole chiave (POVERTA',LEGALITA',DEMOCRAZIA e LAVORO --> devo dire che si è lavorato parecchio di fantasia) che rappresentavano quattro tematiche; tramite sorteggio esse dovevano essere assegnate a ciascun candidato che doveva parlarne. Questo era solo il punto di partenza, poi sono state lette domande che i cittadini avevano fatto per i candidati tramite questionario. Ogni intervento, in totale sei per candidato, era cronometrato rigorosamente dal "vivacissimo", e chiaramente investito del dono della sintesi, Bonasora.

Dopo un intensissima e commovente prefazione in cui un "arciprete" intervenuto come un angelo sulla scena, ha citato Giorgio La Pira, ex sindaco "buono" di Firenze nonchè filantropo, lo spirito di questi ha preso possesso in maniera incredibile del corpo del primo candidato sindaco ad avere la parola, Michele D'Ambrosio, rispettabile professore di Religione, retto da una coalizone più compiutamente (rispetto a quella di Zeverino) di centrosinistra, con PD, UDC, IDV, SEL e i socialisti italiani.

D'Ambrosio posseduto dallo spirito di La Pira si scaglia in una battaglia all'ultimo sangue contro la parola povertà; dopo giri e giri e giri e giri e giri e giri avverbi, materiale spirituale concettuale giovanile etc, di povero si sono sentiti soltanto i contenuti. Bisogna ammettere che anche il sorteggio per lui non è stato molto fortunato, ma visto che il suo cavallo forte, come ha più volte ribadito, sono le politiche sociali, avrebbe dovuto sguazzare dentro l'argomento con più fermezza. Si può dare una scusante con il fatto che fosse il primo a parlare, con un teatro pieno dinanzi; ci si doveva tuttavia aspettare di più. Per quanto riguarda gli altri temi, a parte il desiderio manifesto di superare ogni volta il tempo che gli veniva concesso, "vizietto" sfociato in una lamentela plateale ed adolescenziale, è parso non molto a suo agio con il ruolo.

Il giornalista Mario Vito Digregorio invece, sorretto da una lista ad personam sostanzialmente, pesca la parola legalità. Colpo di Scena, era la parolina magica!!!!!! Lo spirito di Beppe Grillo, il carisma di Renzo Bossi e la satira "pungente" di Enrico Brignano entrano nel corpo dell'uomo di "punta" di TRC che inizia una crociata contro la legge, sul fatto che essa dovrebbe essere uguale per tutti, ma che in realtà non lo è, esibendo un populismo d'annata. Ha trovato il mio parziale consenso soltanto nel discorso sul muovere culturalmente il paese, non nei modi in cui ha espresso tale concetto sia chiaro. E' un pò come se Emilio Fede, dopo anni di onorato servizio, decidesse di "scendere in campo", per usare un termine caro al più grande trombatore del '900: il cavaliere. Per permettere le sedute comunali a porte aperte, come proposto da Digregorio nel corso della serata, io proporrei di costruire un anfiteatro romano con capitelli etruschi a Piazza Chiancone.

Il candidato Riviello del PDL, sostenuto dalla lista La Puglia Prima di Tutto, Alleanza Centro PIONATI e la lista SCHITTULLI, mostra un abbigliamento costante in tutte le sue apparizioni pubbliche e quindi merita i miei complimenti per lo stile. Sul concetto di democrazia il candidato, diciamocelo, ha dato un po' i numeri, parlando della legge elettorale nazionale come ingiusta (dimenticando che è stata fatta dal partito con cui si presenta lui) e della vergognosa personalizzazione del potere anche a livello locale (dimenticando di nuovo che nella sua coalizione sono presenti come detto la Lista SCHITTULLI e PIONATI, più personalizzazione a livello locale di così, boh). Non sarebbe stato meglio parlare d'altro che avesse a che fare con la democrazia? Dopo aver sproloquiato un po' sul palazzo marchesale con un idea opinabile sul suo utilizzo (almeno si tratta di una proposta sulle cui basi si potrebbe costruire sicuramente qualcosa di positivo), si è destreggiato in maniera discreta mostrando anche una buona dialettica, mantenendo comunque sempre un basso profilo.

L'ultimo a dar fiato alla bocca è stato il vincitore morale della serata, l'uomo con la coalizione più omogenea del meridione, settentrione, Islanda e Malta, Vito Zeverino (soprannominato u prevt) di cui si è già parlato in un post stamattina.

Se ci fosse stato anche Giuseppe Lassandro su quel palco, avremmo fatto anche un tuffo nel passato, un amarcord del ventennio che tanto bene ha fatto all'Italia secondo il VICE SEGRETARIO NAZIONALE PER IL SUD ITALIA del Movimento Fascismo e Libertà (??????); vorrei proprio leggere gli stessi libri di storia su cui ha studiato lui. La frase più giusta per definilo è quella ricordata dal giornalista di repubblica Lello Parise (link), su questo stesso argomento, di Leo Longanesi  "Suo figlio studia?". "No, ora fa il fascista".

Stiamo per entrare ufficialmente nei quindici giorni finali, siete caldi? A me dopo questo incontro, è capitato di starnutire per tutto il resto della serata, non sarà mica che sono allergico alle cazzate?

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